GIORNALISTA O DIVULGATORE SCIENTIFICO?

Chi è il giornalista scientifico? e il divulgatore scientifico? C'è differenza o sono professioni sovrapponibili? 

Cerchiamo di capirlo con un esempio: 

"Il DNA (acido desossiribonucleico) è il depositario dell'informazione genetica che viene trascitta nel mRNA  (acido ribonucleico) e tradotta nelle proteine. E' racchiuso nel nucleo della cellula. Ha una struttura polimerica a doppia catena, formata da monomeri di nucleotidi." (Un giornalista scientifico avrebbe scritto così). 


Quanti saranno i lettori che capiscono il significato dei termini: desossiribonucleico, struttura polimerica, monomeri di nucleotidi? Probabilmente solo gli studenti di una facoltà scientifica! 

Un articolo ricco di tecnicismi (termini altamente specifici sull'argomento in questione), e informazioni articolate è perfetto per un articolo su riviste specializzate nel settore di riferimento. 

Così, la descrizione del DNA riportata prima va bene per un libro di biologia o per un giornale specializzato che si occupa di medicina o biotecnologie, rivolto ad una nicchia molto ristretta di persone competenti e informate.

Se volessi parlare del DNA ad un pubblico più ampio, desideroso di sapere, ma privo di competenze specifiche, dovrei provare a scrivere più o meno in questi termini: 

"Il DNA è la molecola che contiene al suo interno il segreto della vita: i geni. Sono loro che determinano il colore degli occhi, dei capelli, l'altezza e tutte quelle caratteristiche che sono tipiche di un individuo. E' racchiusa in una struttura che si trova al centro di ogni cellula del nostro corpo: il nucleo. E' formata da unità più piccole: i nucleotidi. Il modo in cui i nucleotidi sono legati tra loro rappresenta un codice, simile ad una password (parola chiave) da digitare per sbloccare la tastiera del computer. La lettura delle lettere di questo codice,  nella loro corretta sequenza, è la chiave per la produzione di altre molecole e delle proteine necessarie per la crescita e lo sviluppo dell'organismo." (Un divulgatore scientifico avrebbe scritto così). 

E' chiara la differenza? In questo modo accontentiamo anche mia nonna (se fosse ancora qui!), che si è fermata alla licenza elementare! 

A questo punto possiamo rispondere alle domande: chi è il giornalista scientifico? e in cosa consiste il suo lavoro? 

Rispondiamo alla prima domanda: Chi è il giornalista scientifico?

Il giornalista scientifico è un giornalista professionista che, obbedendo alle stesse regole del giornalismo seguite dal collega che si occupa di cronaca o di politica o di sport, racconta le notizie di quel settore. Può lavorare alle dipendenze di un giornale o può essere un free-lance, cioè scrivere per diverse testate giornalistiche e non avere uno stipendio fisso. Il giornalista che si occupa di narrare la scienza scrive per riviste specializzate, "Nature", "Scientific American", per citarne qualcuna internazionale. Se volessimo restare nel panorama italiano, potremmo prendere come esempio "Le Scienze". 

Rispondiamo alla seconda domanda: Chi è il divulgatore scientifico?

Il divulgatore scientifico si rivolge ad un pubblico ampio e deve dare importanza alla forma e al contenuto. Un bravo divulgatore deve saper trasmettere i contenuti scientifici ad un pubblico molto eterogeneo e lo deve fare nella maniera più semplice possibile, con un linguaggio comprensibile a tutti. 

Il divulgatore scientifico deve essere in grado di tradurre dall'italiano "tecnico" all'italiano "popolare".

Il divulgatore scientifico al pari di un romanziere cerca di rendere la spiegazione un racconto creativo che catturi e coinvolga il lettore tenendolo incollato fino alla fine. Alla fine l’articolo diventa un’opera che contiene all’interno un po’ dell’anima di chi scrive. Ed è a quell'anima che il lettore si aggrappa per arrivare alla conclusione dell'articolo e non leggerne (ahimè) solo il titolo.

Analizziamo le due figure dal punto di vista lavorativo

Il lavoro del giornalista scientifico consiste nel fare da collegamento tra chi fa la scienza e chi la racconta. Mi spiego meglio. La scienza è frutto di invenzioni e scoperte, molto spesso casuali, che vengono fatte dai ricercatori nei laboratori delle università e dei centri di ricerca pubblici e privati. Una volta verificati e confermati, i risultati delle ricerche vengono comunicati dai protagonisti alle agenzie di stampa o agli uffici stampa degli enti presso i quali lavorano. I giornalisti scientifici recuperano la notizia e su di essa costruiscono l'articolo da pubblicare, che sarà tanto più tecnico quanto più specializzato sarà il pubblico a cui è rivolto. 

E il divulgatore scientifico? E' anche lui un giornalista nient'affatto diverso sotto il punto di vista del profilo professionale, dal giornalista scientifico. Quello che li fa sembrare diversi è il "modus operandi", cioè il "modo di agire", la forma e lo stile che usano nel comunicare la notizia. 


Foto:

Lum3n da Pexels



Commenti

  1. Complimenti per la chiarezza espositiva. Didatticamente molto efficace l'uso dell'esempio ad inizio articolo secondo una metodologia americana.

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