Mercoledì 14 aprile verrà presentato l’ebook gratuito dal titolo: “Dai vecchi ai nuovi media. Com’è cambiata la comunicazione pubblica della scienza nell’era digitale”
La presentazione avverrà durante la seconda edizione del Sciencewebfestival, il primo festival dei divulgatori scientifici, online dal 12 al 18 aprile, ed è prevista alle ore 14.00, la fascia oraria dedicata agli interventi di storia della scienza.
#divulgaresideve: questo il motto, dalla forte portata comunicativa e socio-educativa, di questa seconda edizione. Il programma completo su Sciencewebfestival.
Chi comunica la scienza? Qual è il mezzo
di comunicazione più efficace? Com’ è cambiato il modo di comunicare la scienza
con l’avvento delle nuove tecnologie? Queste e tante altre sono le domande a
cui cerca di dare risposta l'ebook.
La comunicazione scientifica è frutto di
un bisogno, lo scambio di sapere. All’inizio era limitato ai soli studiosi
della natura e dei fenomeni naturali, ma nel corso della storia va incontro a
tutta una serie di trasformazioni dettati dai profondi cambiamenti
intellettuali, politici, industriali, della società in sviluppo.
Il progredire delle tecnologie ha
rivoluzionato il modo di comunicare rendendolo sempre più rapido ed
efficiente.
Dalla carta stampata all’etere, con
l’ingresso nelle case della radio e della televisione, fino al computer, che
rappresenta, almeno all’inizio, un miglioramento destinato a rimanere confinato
al solo mercato tipografico, ma non sarà proprio così.
Lo sviluppo della rete internet, una
sorta di "corsia digitale" su cui viaggiano i dati, e dei servizi
annessi come il World Wide Web che, permette il trasferimento e la
visualizzazione dei dati sotto forma di ipertesto, hanno posto fine a quella
forma di comunicazione a “senso unico” che aveva caratterizzato l’informazione
scientifica.
In qualche decennio siamo passati da un
modello comunicativo che prevedeva una schematizzazione dei ruoli e delle
competenze ad una forma di trasmissione del sapere più diretta, senza
intermediari e senza vincoli di spazio e di tempo.
La rivoluzione digitale ha permesso alla
comunicazione pubblica della scienza di essere immediata e di facile
reperibilità, ma non senza i limiti che derivano dallo scarso controllo di
attendibilità e veridicità delle informazioni e che, contribuiscono al dilagare
di notizie false che, poco hanno a che fare con l’etica dell’informazione.
Questo ed altro viene discusso nel testo con una particolare attenzione verso
tutte quelle problematiche che derivano dall’uso scorretto dei social network
per fare scienza.
Il testo nasce come lavoro conclusivo
del corso in “Giornalismo scientifico e nuovi media”. Uno dei tanti corsi tra
quelli proposti dall’ Accademia Telematica Europea.
Per quanti fossero interessati l’ebook è
disponibile in versione gratuita su lulu.com.
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